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Intervista a Chiara Sorrentino.

β€œCiao Chiara! pensavamo che sarebbe fantastico averti ospite per la nostra rubrica #unalboa4maniconlautore ci stai?”
E come potete immaginare la risposta è stata un gran bel sì! 🀩

Così ci siamo fatte due chiacchiere con
Chiara Sorrentino.
Giornalista e Autrice di Libri per bambini.
Molto attenta alla sensibilizzazione alla lettura e curatrice di corsi di scrittura nelle Scuole.

Intervista a Chiara Sorrentino

a cura di Evelina @lefavoleditommy e Irene @ginnys_library per @unalboa4mani_

 

Se dovessi scegliere 4 aggettivi per descriverti? Positivi o negativi, quelli che secondo te piΓΉ ti identificano.

4 aggettivi per descrivermi: curiosa, intraprendente, tenace e sognatrice.

In un tuo post ci hai spiegato che la nascita dei tuoi libri Γ¨ frutto di esperienze, sensazioni ed emozioni che vive l’autore durante la sua vita, che poi, appunto, trasforma in meravigliose storie, ti chiedo quindi se c’Γ¨ un qualcosa in particolare che ha fatto scattare l’idea di creare e quindi pubblicare per la prima volta.

Ho sempre inventato e scritto storie, ma fino a qualche anno fa non avevo mai provato a pubblicarle. Nel frattempo leggevo tanto e studiavo i cataloghi degli editori per bambini. Poi, un giorno ho fatto leggere un mio racconto a uno scrittore e lui mi ha consigliato di proporlo ad un editore, perché intravedeva delle possibilità. Da lì è nato tutto.

Esiste un evento in particolare che ti ha aperto al mondo dei libri per bambini?

Cerco di nutrire sempre la bambina che Γ¨ in me. Alimento il mio lato fanciullesco ascoltando i bambini e dialogando con loro (non solo le mie figlie ma anche i numerosi bambini che incontro durante i miei laboratori nelle scuole e nelle librerie), leggendo libri per bambini e ragazzi e mantenendo uno sguardo aperto. Il lato adulto Γ¨ il progredire della vita stessa che lo fa sviluppare e, si spera, maturare. Bisogna perΓ² cercare di non perdere la tenerezza anche dopo aver vissuto esperienze difficili e dolorose che lasciano un segno nell’anima.

Qual Γ¨ stato il tuo primo titolo pubblicato? Che ricordi hai della prima volta che hai visto un tuo albo in libreria?

Il mio primo titolo per bambini pubblicato Γ¨ stato “Poldino” per la collana Leggo Io di Giunti, ed Γ¨ stata un’emozione fortissima quando l’ho avuto per la prima volta tra le mani. Non tutti lo sanno, ma dal momento in cui l’autore scrive la storia, a quello in cui il libro esce in libreria, solitamente passa un anno e anche di piΓΉ. Quindi l’attesa aumenta il desiderio di vederlo su carta! Inoltre, Γ¨ stato veramente gratificante quando i miei amici e conoscenti mi dicevano che i loro bambini l’avevano letto e che ne erano entusiasti.

E il tuo libro preferito pubblicato ad oggi qual Γ¨?

I miei libri sono i miei figli di carta: non posso scegliere un preferito! Li amo tutti.

I tuoi albi sono tutti splendidi, difficile sceglierne uno in particolare per quanto mi riguarda, ma da autore hai un personaggio che ti sta particolarmente a cuore? E, dall’altra parte,Β un personaggio che magari lo avevi immaginato diverso e poi non ti ha convinto e non ti Γ¨ piaciuto?

Il Dottor Mostriciattoli credo che sia il personaggio piΓΉ originale che abbia ideato e, insieme all’illustratrice e all’editor, abbiamo lavorato molto per plasmarlo bene. Fortunatamente tutti i personaggi che avevo immaginato sono stati resi ottimamente dagli illustratori.

C’Γ¨ qualche autore che a cui ti ispiri o ti influenza?
Ci sono tanti autori che mi piacciono per diverse fasce d’etΓ . Trovo che anche in Italia ce ne siano di eccellenti, ma cerco di avere una voce mia personale. Credo sia molto importante per essere autentici.
Qual Γ¨ il tuo albo illustrato preferito, non tuo πŸ˜ƒ?
Il mio albo illustrato preferito non scritto da me Γ¨ “Oh, quante cose vedrai!” di Dr Seuss.
I tuoi albi sono illustrati solitamente da altri artisti, hai mai pensato di darti anche all’illustrazione?

Mi Γ¨ sempre piaciuto disegnare ma non ho mai pensato concretamente di dedicarmi anche all’illustrazione perchΓ© ci vogliono anni di studio per imparare il mestiere. PerΓ², in un futuro non troppo vicino, chissΓ  potrei anche iscrivermi a un corso di illustrazione.

Com’è la tua β€œstanza da lavoro”?

Non ho una stanza da lavoro. Scrivo nel mio angolino di lavoro in sala, immersa tra i giocattoli e i disegni delle mie figlie, accanto a una finestra ampia da cui vedo il parco adiacente a casa nostra, talvolta con la finestra leggermente aperta da cui filtrano i rumori dell’esterno, altre volte in silenzio e, altre ancora, con in sottofondo le musiche di Morricone o di altri grandi compositori.

 

Il tuo ultimo albo “Lola e la nuvola viola” ho visto che Γ¨ stato giΓ  tradotto in francese, (e anche altri albi ho visto che son stati tradotti anche in inglese) quindi, da appassionata di lingue, ti chiedo: come scegli a chi far tradurre i tuoi albi? E che sensazione provi a leggerlo o sentirlo in un’altra lingua?

Per quanto riguarda la traduzione di alcuni miei albi Γ¨ l’editore a scegliere. La sensazione di leggerli anche in altre lingue Γ¨ molto bella perchΓ© cambia la musicalitΓ  delle parole. Inoltre, mi piace il fatto che spesso nelle scuole le insegnanti facciano percorsi multidisciplinari con i miei testi utilizzando anche quelli tradotti in lingua straniera.

…ultima domanda: hai giΓ  in mente nuove storie per i tuoi piccoli e grandi lettori?

Assolutamente sΓ¬! Ci sono tante storie che ho giΓ  scritto e a cui gli illustratori e gli editori stanno lavorando. Alcune di queste usciranno quest’anno mentre altre l’anno prossimo, e ci saranno anche testi piΓΉ lunghi suddivisi in capitoli. E poi sΓ¬, ho la mente sempre in movimento con tante idee che mi balenano anche di notte!

 

 

 

@lefavoleditommy

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