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Intervista a Nomos – alla scoperta della casa editrice

Quando @unalboa4mani_ sfoglia gli Albi Illustrati cerca di conoscerli nel profondo e questo fa del nostro gruppo un luogo nel quale ci si può arricchire non solo di racconti e storie ma anche di esperienze di vita.

Ci incuriosisce conoscere chi legge, chi scrive, chi illustra e come in questo caso, chi edita.
Abbiamo incontrato casa Nomos, oggi vi faremo conoscere chi ci abita.

Intervista a Benedetta Tosi di Nomos Edizioni Bambini

Intervista a Benedetta Tosi di Nomos Edizioni Bambini
A cura di Vale @il_passaggio_segreto Carla @carla_mamma & Anna @il_guazzabuglio_

 

Quando è nata la casa editrice? Chi ha scelto il nome e perché?
Il titolo del vostro primo albo illustrato?
La casa editrice è nata nel 1997 dedicandosi da subito ai libri illustrati d’arte (monografie, cataloghi di mostra, saggi… ancora oggi, rappresentano la metà fondamentale del nostro catalogo) e il nome è stato scelto dai fondatori anche con riferimento ad una delle accezioni del termine in greco, cioè quella di “rigore”, criterio guida della nostra produzione da ogni punto di vista. Il nostro primo albo illustrato è stato Uno di voi, di Galia Bernstein, pubblicato nel 2018.

Come si costruisce un team di lavoro per una casa editrice e qual è quell’elemento essenziale che non può mancare al suo interno?
Nel nostro caso il team è costruito dividendo con chiarezza gli ambiti di azione e le competenze, ma certamente non possono mancare la passione per il proprio lavoro e il rispetto per quello degli altri.

È un confronto schietto e costante.

 

Quale scelta, elemento o tema caratterizza la vostra linea editoriale e vi distingue dalle altre case editrici?
Cerchiamo, sia a livello di progettazione che a livello di ricerca e poi di realizzazione, di coniugare la massima qualità formale e sostanziale con una proposta non eccessivamente di nicchia, non eccessivamente difficile, che possa parlare ad ogni lettore senza risultare “lontana” o poco fruibile.

Focus sul catalogo.
Sfogliando il catalogo Nomos è evidente il forte legame che la casa editrice ha con l’arte; nel Catalogo Bambini, vi sono libri che sembrano vere e proprie opere d’arte (come Mentre tu dormi ad esempio! ) a dimostrazione del fatto che gli albi illustrati per Nomos, vanno ben oltre la lettura e possono essere veicolo di un’esperienza artistica che coinvolge i piccoli lettori.
Vi va di spiegarci meglio questa vostra visione e quanto potenzialmente influisce nella mission aziendale?
Certamente possiamo identificarci come editori d’arte che hanno poi allargato gli orizzonti a tutte le varie declinazioni del libro illustrato di alto livello, estendendo il know-how tecnico e produttivo acquisito negli anni in questo campo – fra i più complessi e complicati dell’editoria – a ogni singolo titolo del catalogo, e specialmente a quelli identificati come “libri per bambini”. L’idea guida è, insomma, di riflettere l’alto standard qualitativo a cui siamo abituati anche nei libri che si rivolgono ai lettori più giovani, che a nostro avviso lo meritano sin dai primissimi contatti con la lettura.

Il Catalogo Bambini spazia da libri divulgativi a fiabe classiche, generi molto diversi e variegati.
A quale viene dato maggior spazio?
Non c’è una vera e propria preponderanza, anzi: tendenzialmente cerchiamo proprio di mantenere equilibrati i due ambiti, fiction e non fiction, che ci piacciono in egual misura e che a nostro avviso sono entrambi interessanti e ricchi di potenzialità.

Quali sono i vostri obiettivi a breve e lungo termine?
Vogliamo certamente continuare ad arricchire il catalogo di Nomos Bambini seguendo le linee di poco sopra sia nella fiction sia nella non fiction, a livello di ricerca e a livello di progetto: ci piace infatti particolarmente anche vedere i nostri libri tradotti all’estero nelle varie lingue e dunque manterremo anche una produzione interna costante. Per quanto riguarda l’arte, dal 2024 inizieremo anche a produrre le nostre prime mostre, una sfida del tutto nuova per noi ma di cui siamo particolarmente entusiasti.

Quale è il primo passo in assoluto che la Casa Editrice fa nei confronti di un libro? Cosa cercate, storie o autori?
Non c’è per noi una prassi codificata: essere piccoli e indipendenti ci permette di trattare ogni progetto come qualcosa di unico e particolare: ci muoviamo certamente all’interno degli ambiti della nostra specializzazione e della nostra linea editoriale, ma sempre con un certo margine di libertà e apertura, che ci permette di “incontrare” e far nascere ogni libro in modo autonomo.

Come incontrate gli autori e cosa di loro deve colpirvi?
E cosa deve avere un testo o un’illustrazione per conquistarvi?
Anche in questo caso, non ci sono modalità troppo definite. Incontriamo gli autori in molti modi diversi: alle fiere, cercandoli se abbiamo in mente un progetto preciso, rispondendo quando sono loro a cercarci e addirittura, a volte, conoscendoli per caso. Più che quello che ci conquista posso dire quello che generalmente cerchiamo di evitare: non amiamo le impostazioni troppo “manualistiche” e cerchiamo di evitare la banalizzazione pur amando la semplicità; amiamo poi il rigore e la competenza. E non ci dispiace un po’ di leggerezza.

Avete mai ceduto a una storia inaspettatamente fuori dalle vostre corde? Se sì, quando?
In effetti no. Il nostro lavoro è “scegliere” e pubblicare qualcosa fuori dalle nostre corde sarebbe, a nostro avviso, controproducente.
C’è un albo che vi ha fatto pensare: Avremmo proprio voluto pubblicarlo noi! Più di uno, in realtà: capita abbastanza spesso perché troviamo proposte di qualità davvero alta nella produzione italiana, e poi perché succede anche di avvistare qualcosa in qualche catalogo straniero e di perderlo magari in gara, o di scoprirlo già venduto…Insomma è qualcosa che ci succede.

Come incontrate le librerie? Come incontrate i lettori?
Incontriamo librerie e lettori in occasione dei diversi eventi ai quali partecipiamo, dalle fiere, come la BCBF, alle diverse rassegne, iniziative e presentazioni… Oltre alla nostra promozione nazionale, curata da ALI, abbiamo anche una persona del team Nomos espressamente dedicata alle librerie: Daniele conosce personalmente e direi anche “coccola” molte librerie – indipendenti e non solo – con le quali abbiamo rapporti privilegiati e di fiducia e con le quali è possibile organizzare incontri e iniziative speciali per i lettori…insomma, è un circolo virtuoso.

Progetti oltre i libri… JustSo Festival! Di che cosa si tratta?
JustSo è stata un’altra bellissima occasione di incontro con il pubblico e le librerie (molti librai hanno partecipato personalmente e anche portando i propri lettori): è anche il primo festival in assoluto di cui Nomos Bambini è stata partner, grazie ai nostri autori e illustratori che hanno realizzato laboratori e letture speciali per animare una parte del programma; JustSo è stato il primo family forest festival arrivato in Italia dopo anni di successi e edizioni internazionali, un’occasione unica in cui cultura e arte si intrecciano con la natura. Abbiamo fortemente da subito amato il suo concept, dedicato ai bambini da 0 a 12 anni e alle loro famiglie: due giornate all’aria aperta in un bellissimo bosco, all’insegna del divertimento, con spettacoli, giochi, laboratori, musica, cultura, teatro, acrobazie e, naturalmente, libri!

Una cosa che vi piace del vostro lavoro e una che non vi piace.
Essere piccoli e indipendenti può voler dire, a volte, dover fare delle scelte e non poter pubblicare proprio tutto quello che vorremmo, o tutto quello che ci piace.
Si tende a non considerare che la casa editrice è comunque un’azienda, dove i numeri devono tornare: per questo capita di dover rinunciare a progetti magari stupendi, che però non funzionerebbero nel nostro catalogo.

E questo non ci piace!

Ci riteniamo però incredibilmente fortunati a lavorare “con il bello” e certamente amiamo moltissimo veder nascere i libri: è un processo lungo e spesso laborioso – a volte dura mesi e mesi – ma davvero caleidoscopico; nelle nostre giornate c’è sempre qualcuno da cui imparare o qualcosa da scoprire: questa vitalità nella nostra quotidianità lavorativa è per noi una ricchezza inestimabile.

Quali sono i vostri sogni futuri o progetti nel cassetto?
Ci sono naturalmente autori e illustratori (di cui non possiamo però fare i nomi!) che seguiamo con particolare interesse e con i quali vorremmo un giorno iniziare una collaborazione, mentre per quanto riguarda l’arte coltiviamo da tempo l’ambizione di una collana di saggistica con autori internazionali, sviluppata in collaborazione con gli editori stranieri con i quali siamo da tempo in contatto.
Grazie Nomos per averci accolto nel vostro “salotto” in cui ci si sente piacevolmente accolti e decisamente avvolti dalla passione per gli Albi Illustrati che ci accomuna.

Adesso tocca a noi, vogliamo mostrarvi tutto ciò che amiamo di voi.

Seguiteci su @unalboa4mani_ vi mostreremo la bellezza di casa Nomos con le pagine dei loro meravigliosi libri per bambini.

Per concludere la nostra intervista non possiamo che auguravi altri premi bellissimi come quello appena vinto:

Nomos Edizioni Bambini per la categoria speciale “I mari”

vince con orgoglio al BOLOGNA CHILDREN’S BOOK FAIR

il “BolognaRagazzi Awards 2024” con il libro

 

GIù NEL BLU
testi di Gianumberto Accinelli
illustrazioni di Giulia Zaffaroni

“ … gli oceani sono un biotopo così immenso e inaccessibile che non sappiamo cosa esista e cosa viva ne suoi abissi e questo mistero ha, in se stesso, un suo valore”

 

 

 

 

 

@lefavoleditommy

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