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Il Sogno di Max di Imbrattacarta

🌧️All’uscita da scuola Max Γ© triste, sta piovendo e lui invece voleva passare un bel pomeriggio insieme al papΓ .
🎈Nella strada verso casa si accorge che qualcosa lo sta seguendo e girandosi si accorge che, dietro di lui, sta volando un palloncino rosso.
Grazie a questo palloncino Max vivrΓ  un’avventura speciale e…senza pioggia.

Il sogno di Max di Davide Bisi, in arte Imbrattacarta
edito da Pulci Volanti

 

Un silent book con un dolce protagonista, molto espressivo…che desidera qualcosa di piccolo e quotidiano, che viene subito rovinato dalla pioggia.
✨Ma ecco che la tristezza, lascia subito il passo alla felicità…ricordandoci come alle volte basti un dettaglio, che sembra insignificante, a cambiare la prospettiva.

Le illustrazioni in bianco e nero enfatizzano il fluire degli eventi, mentre l’elemento che capovolgerΓ  la situazione Γ¨ introdotto attraverso l’uso del colore rosso.

🎢 L’illustratore Imbrattacarta, in un video affascinante, svela di essersi ispirato alla musica per creare questo libro. Oggi, risponde alla nostra domanda, condividendo il dietro le quinte di questa bellissima opera.

Ciao Davide, sappiamo che questo splendido silent Γ¨ Tratto dalla 2Β° Jazz Suite di Shostakovich.
Che rapporto ha la musica con le immagini de Il sogno di Max? Quale Γ¨ stata l’influenza nel concreto in fase creativa e produttiva? Nei colori nella sequenza delle immagini e nel ritmo della storia. Ti va di raccontarci un po’?☺️

La musica ha DEVVERO avuto una ruolo chiave nello sviluppo narrativo della storia. Quando ho sentito per la prima volta il brano non riuscivo a staccarmene tanto Γ¨ intriso di poesia, malinconia e speranza al tempo stesso ma anche di grande ironia, direi che contiene l’essenza stessa del mio vissuto. La musica Γ¨ talmente “narrante” che era impossibile non immaginarsi una serie di immagini in sequenza. Originariamente volevo farne un cartone animato… ma non ne avevo certo le risorse 🀣
CosΓ¬ man mano la musica mi ha “dettato” le scene una dopo l’altra. Era tutto talmente poetico che sia io che l’editore non abbiamo pensato di inserire le parole, tutto funzionava bene… perchΓ© era la musica che “funzionava” io mi sono solo dovuto umilmente sottoporre alla sua meraviglia.
Per esempio nella parte centrale del brano doveva accadere qualcosa di sconvolgentemente bello, di sorprendente. Così per un libro la cosa più bizzarra che potessi fare era farlo girare, anzi roteare proprio come farebbero le giostre. Il timbro della musica mi suggeriva le atmosfere inizialmente grigie di un giorno di pioggia mentre al centro la festa di una fiera di paese. È stato molto divertente lavorare a questo progetto.

 

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Invece nel secondo libro di Max e Leo la musica non c’era inizialmente ma abbiamo trattato il ritmo delle tavole esattamente come se fosse una partitura musicale con introduzione, ritornelli e ritmi sincopati.
Max Γ¨ in bianco e nero con un solo elemento colorato rosso che porta il piccolo lettore a seguire un filo logico nelle storie. L’idea sarebbe che ogni lettore metta da sΓ© i colori alla storia.
Infatti quando ho fatto i laboratori nelle classi u bambini sono stati capaci di dare a Max tantissimo colore!

Grazie Davide per averci fatto scoprire cosa c’Γ¨ dietro a questo silent book di cui ci siamo letteralmente innamorate.

Il tuo intento Γ¨ davvero piΓΉ che riuscito! Sei stato veramente bravissimo a mettere nero su bianco ogni nota del brano.
Quel piccolo elefantino ed il suo palloncino sembrano veramente danzare su un pentagramma 🎢🎢

Grazie per questo splendido regalo e per il tempo Che ci hai dedicatoβ™₯️

Intanto per chi vuole conoscere di piΓΉ il nostro amico elefantino, vi lasciamo il video in cui Davide ci racconta il processo creativo che ha dato alla luce Max.

Eve e Lura per @unalboa4mani_

@lefavoleditommy

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