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Intervista a Francesca Carabelli e Cristina Marsi

Come di consueto torna il nostro appuntamento dedicato agli incontri con autori e illustratori di albi illustrati e libri per bambini e ragazzi.
In quest’ultima settimana di giugno, Maria e Daniela di @ghiottoepastrocchio per la rubrica #unalboa4maniconlautore ci fanno conoscere meglio Francesca Carabelli e Cristina Marsi e la loro vastissima e bellissima produzione.

Qualche informazione su Francesca e Cristina.


Francesca Carabelli

È nata a Roma dove vive e lavora.
Ha cominciato la carriera di illustratrice da piccolissima, disegnando sulle pareti di casa con grande gioia dei genitori. 🙂
Da allora i suoi personaggi l’hanno seguita ovunque, dalla scuola all’università, dove ha studiato arte e letteratura, per tuffarsi nelle tavole dei libri pubblicati con tanti editori italiani e stranieri.In Italia ha illustrato libri per Terre di Mezzo, Piemme, Mondadori, Sinnos, EL, Rizzoli, Giunti, Editoriale Scienza e tanti altri.


Cristina Marsi

Autrice di albi illustrati e prime letture, è nata a Trieste.
Scrive storie che sono state pubblicate in Italia e all’estero, tra le ultime, “Marianna Mannara” (Piemme).
Collabora con molte case editrici tra cui Eli editore per la collana Lilliput, e con Theoria Rusconi editore per la collana Pane e Sale.

Conosciamole meglio!
Intervista a Francesca Carabelli e Cristina Marsi.

Come vi siete trovate a pubblicare insieme albi illustrati?

Francesca Carabelli:

Ho conosciuto Cristina a Bologna. È stato un incontro fugace, insieme ad altre amiche autrici e illustratrici.
Un giorno, pensando alla possibilità di preparare un nuovo progetto proprio in vista della Fiera del libro di Bologna, è saltata fuori Adelina Testafina. Da dove non lo so. Era una vaga idea, un nome. La vedevo investigatrice, sottile nei ragionamenti, vivace e soprattutto inquilina di un condominio pieno di personaggi.

Mi sono detta: “E se provassi a chiedere a Cristina?”. Così ho fatto. Non ci eravamo mai sentite prima. Come ho raccontato tante volte, mi piace ricordarlo, lei era in Paraguay in quel momento. Ha accolto subito la mia idea, e dopo qualche giorno mi ha inviato cinque sinossi, tre delle quali sono poi diventate le storie che conoscete. Cristina ha dato vita, voce, carattere ad Adelina. Il resto è storia, una bellissima storia che non smette di sorprenderci!”

Cristina Marsi:

Come succede in questo ambiente, all’inizio ci siamo incontrate per preparare un progetto da proporre agli editori. Però ci siamo trovate così bene a lavorare insieme, che abbiamo continuato. Anche perché pare che il nostro binomio sia nato sotto una buona stella! Infatti, quando offriamo i nostri progetti, capita spesso che vengano accolti in qualche casa editrice. Vorrei specificare però, che non abbiamo ancora realizzato molti albi illustrati (solo gli ultimi due possiamo definirli tali: Giò e Lucas per Sabir editore e Scottie l’allevamostri per Panini). Di solito ci dedichiamo ai racconti illustrati. Belporto, Amici a tutti i costi, Marianna Mannara, magica Milla… sono tutte piccole storie illustrate. Poi abbiamo anche Adelina Testafina, che vive in tre romanzi brevi, dove le immagini sono ugualmente importanti per entrare nel mondo che viene raccontato.

C’è una caratteristica che vi accomuna? E quella che invece usereste per definirvi l’un l’altra?

Francesca Carabelli:
Più di una. L’amore per le storie, una fantasia incontrollabile che si alimenta a vicenda, la capacità di passeggiare senza meta per ore semplicemente perché è bello, e tanto altro.
Quello che mi viene in mente pensando a Cristina è la sua profonda sensibilità e una visione che va oltre ciò che gli altri vedono.

Cristina Marsi:
Francesca è un treno in corsa, non si ferma mai, e mi manda spesso dei disegni, delle immagini alle quali ispirarmi. Ci confrontiamo anche sulle idee che potremmo far crescere, ci scambiamo intuizioni su un determinato argomento che ci piacerebbe trattare e situazioni che secondo noi meriterebbero di essere messe su carta. Si tratta di veri brain storming che si scatenano tra telefonate, incontri di persona e chat. Nel guazzabuglio di spunti troviamo sempre qualcosa da sviluppare. Francesca è fresca, allegra e frizzante! Io alterno momenti di entusiasmo per questo lavoro, a momenti di disillusione. Forse sono quella meno gioiosa. Però ho sempre più di una storia in lavorazione sui quaderni, magari solo il primo capitolo o appunti sparsi, per non restare mai senza nulla da scrivere.

Qual è stata la prima avventura pubblicata insieme?

Francesca Carabelli:
La prima avventura pubblicata insieme è stata “Marianna Mannara e la maledizione della luna piena” da un’idea di Cristina, una miniserie pubblicata da Battello a Vapore.
Anche a Marianna siamo profondamente legate. Sarebbe una lunga storia da raccontare. Ci vorrebbe la notte, il silenzio, la luna… UUUUUUHHH!

Cristina Marsi:
La prima è stata Marianna Mannara, uscita per Piemme durante la chiusura.

Qual è il vostro personaggio più amato? E per i lettori?

Francesca Carabelli:
Non è semplice rispondere. Abbiamo molti personaggi femminili su carta e nei cassetti. Le nostre bimbe, le chiamiamo buffamente. Però li amiamo tutti e se ne aggiungono in continuazione. Anche Lapino, Grenulla e Frolone dello Stagno Stagnante occupano un posto speciale.
Vabbè, lo sussurro. Il mio, Adelina. Come se non avessi detto nulla.
Forse coincide con quello dei lettori?

Cristina Marsi:
Credo che Marianna e Adelina per adesso siano le nostre preferite. Adelina sta piacendo molto e noi ne siamo felici.

 

Quali sono i vostri albi d’infanzia preferiti? Perché?

Francesca Carabelli:
Uno dei miei albi d’infanzia preferiti, che non riesco più a trovare (me ne sono accorta proprio perché lo cercavo per questa intervista) è Il mondo alla rovescia di Donatella Ziliotto, illustrato da Santuzza Calì. Era una vecchissima edizione ERI. I miei me lo regalarono quando ero davvero piccola e ho consumato le pagine a furia di sfogliarlo.
Mi piacevano le illustrazioni. Le guardavo in continuazione, poi ho cominciato a ridisegnarle.
Più tardi negli anni mi sono innamorata di Luzzati, che ho avuto la fortuna di incontrare da grande, e ho scoperto che Santuzza Calì è stata per anni una sua collaboratrice.


Cristina Marsi:

Il mio è stato Pollicino. In particolare, la versione che vedete nelle foto. Ero affascinata dalle immagini, e la storia era, ed è, assolutamente affascinante.
Il male che tenta di soffocare la speranza, la forza d’animo che riscatta, la luce che trionfa sulle tenebre.
C’è una miscela di emozioni e di suggestioni in questo racconto, che mi cattura ancora.

È da pochissimo uscita la nuova avventura di Adelina Testafina, raccontateci qualcosa!

Francesca Carabelli:
Ogni volta che esce un nuovo episodio di Adelina, penso che sia il più bello, il più avventuroso, il più adelinoso. E ogni volta Cristina mi sorprende con il successivo, come in questo caso.
Ma voglio raccontarvi come avviene, perché secondo me è bello. Lei mi dice: “Sto cominciando a lavorare su Adelina!”. E piano piano, settimana dopo settimana, tesse una storia che è fatta di mille pezzetti, di mille fili, di mille suggestioni. Cose reali, cose immaginate che vorremmo fossero reali (e chi dice che non lo siano?) e cose che ci raccontiamo di quando eravamo piccole. Cristina prende appunti con la mente e con il cuore, e mette insieme tutto, dosa, mescola, assaggia e ogni tanto mi rivela un ingrediente. E io immagino, fino al fatidico momento in cui mi dice: “Te la leggo”.
Allora ascolto, a volte mentre disegno, più e più volte. E volete sapere? Ho ascoltato da poco la quarta storia!

Cristina Marsi:
Adelina questa volta vive un’avventura corale, Veronica e Carlo sono molto presenti. Ci sono un sacco di nuovi personaggi e nuovi posti da esplorare: la casa della zia di Adelina, la scuola, una libreria, un negozietto in cui si possono trovare oggetti magici, il colle dei tassi…

C’è un filo conduttore nei vostri racconti o un legame con la realtà a cui vi ispirate?

Francesca Carabelli:
In parte ho già risposto sopra. Le nostre storie sono, siamo noi nel senso più pieno del termine. Realtà, fantasia, follia, il prima il dopo. Tutto.

Cristina Marsi:
Il vissuto si intreccia sempre con l’immaginazione e per me, i diversi momenti della vita, i posti e le persone che frequento, influenzano senz’altro le trame delle nuove storie e a volte mi fanno iniziare un racconto con uno stile diverso mai usato prima. Devo dire che questo aspetto mi incuriosisce molto, come la scrittura si modifichi a seconda di ciò che viviamo e come trovi maniere completamente diverse per esprimersi.

Nelle vostre storie ricorrono spesso elementi legati al cibo. Quando parlate di un piatto, questo nasce completamente dalla vostra immaginazione o ci sono rimandi a delle vere e proprie ricette provate che vi hanno particolarmente colpito?

Francesca Carabelli:
Partiamo dal presupposto che io sono totalmente negata per la cucina. Posso solo immaginare un piatto, disegnare un piatto e mangiare il piatto che preparano gli altri. E non lo dico solo io.

Cristina Marsi:
Mi piace inventare. Parto da un nome che appaga idealmente il mio palato, oltre a ispirarmi allegria, poi però verifico che si possa anche cucinare. Perchè il massimo è che alla fine si possa assaggiare!

Progetti futuri insieme?

Francesca Carabelli:
Tanti, tantissimi. Abbiamo cassetti brulicanti di personaggi e ci siamo promesse un campeggio estivo, clandestino e fluttuante per mettere ordine. Almeno un po’.

Cristina Marsi:
Per la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, abbiamo due novità in lavorazione. Un romanzo breve, con personaggi che non possiamo ancora svelare, e un progetto per i più piccoli.

Notiamo una certa somiglianza tra Adelina e te, Francesca, e la frangetta di Veronica ci ricorda tanto Cristina… Casualità?!?

Cristina Marsi:
Penso che inevitabilmente ci siano delle caratteristiche che ricordino ognuna di noi, sia per quanto riguarda le immagini che per quanto riguarda le personalità di Adelina e Veronica, ma forse per una corrispondenza precisa con l’una e con l’altra nelle immagini, può rispondere Francesca.

Francesca Carabelli:
Ma sapete che non ci avevo mai pensato! In effetti sembra proprio così. Anche se poi caratterialmente, invece, sia in Adelina che in Veronica, credo ci siano caratteristiche miste.

Non possiamo non chiedervelo: il vostro piatto preferito?

Cristina Marsi: in questo periodo sicuramente la parmigiana di melanzane.
Francesca Carabelli: vista la stagione: cuscus (senza glutine) con verdure.

@lefavoleditommy

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