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Intervista ad Arianna Cicciò illustratrice

Oggi @unalboa4mani_ incontra l’illustratrice Arianna Cicciò.
Scopriamo insieme un po’ del suo mondo.

Intervista a cura di Anna @il_guazzabuglio e Laura @loradellafavola.

Ciao Arianna, siamo tutti curiosi di conoscerti un po’, ti va di presentarti?

 Certo! Vivo in un paesino vicino a Treviso e amo da sempre disegnare e osservare il mondo che mi circonda. Sono gattara, appassionata di cinema, musica e letteratura.

 Da qualche anno lavoro anche come bibliotecaria, il mondo ideale per un’amante dei libri come me.

 

 Da quanto ti senti un illustratore e che tipo di tecnica prediligi?

 Credo di essermi sentita tale quando ho pubblicato il primo albo illustrato, anche se la strada è lunga e ho ancora molto da imparare.

 Per i miei lavori uso principalmente acquerelli e pastelli. Mi piace mischiare tecniche diverse a seconda dell’effetto che voglio ottenere. Infatti in alcune tavole aggiungo anche dettagli con le gouache e i gessetti, oltre che un ritocco finale in digitale.

 Come mai hai scelto di illustrare e scrivere libri per bambini?

 Quando ero piccola ricordo che amavo passare il tempo guardando le immagini degli albi illustrati, immaginavo di vivere all’interno di quei mondi fatati, in compagnia degli animali del bosco. Mi facevano stare bene. Per questo, col tempo, mi sono accorta che anche io volevo dare lo stesso conforto ai bambini (e adulti, perché no?) con le mie immagini.

 Qual è stato il tuo primo titolo pubblicato e che ricordi hai della prima volta che hai visto un tuo albo in libreria?

 Il mio primo libro è stato “É autunno, Riccio” e l’emozione più grande per me è stata quando ho preso l’albo fresco di stampa tra le mani. Insomma era proprio vero! Le mie immagini sotto forma del mezzo che amo di più al mondo, il libro.

 E poi, ogni volta che entro in una libreria e vedo uno dei nostri albi, è sempre una grande emozione!

 Come è nata la collaborazione con Giuditta? Qual è stato l’albo che vi ha consacrato come coppia e quale quello che portate nel cuore più di altri?

 Tutto è partito da Edizioni EL e dal nostro primo libro “É autunno,Riccio”. 

 Mi hanno contattato tramite instagram (eh sì, confermo che i social funzionano) e in seguito mi hanno proposto il progetto. 

 Quando ho letto il testo di Giuditta, le scene e i personaggi sono come esplosi nella mia mente. É incredibile come lei riesca a creare delle storie così belle e dolci. 

 Sono molto fortunata nel poter lavorare sulle sue opere.

 Il nostro albo che ho più a cuore è sicuramente “É autunno, Riccio”, perché il primo non si scorda mai. Ma, subito dopo, c’è un posto speciale per “La festa delle lanterne”, in cui ho disegnato tanti oggetti ed elementi appartenenti alla mia vita quotidiana.

 I vostri albi sono diventati dei must nelle librerie dei bimbi italiani, secondo te qual è il segreto? Cosa accomuna i vostri albi, oltre all’ ambientazione?

 Che bello, grazie! Penso che i bambini si riconoscano nei personaggi e nelle storie. 

 Alla fine, il mondo degli animali del bosco rappresenta la vita di tutti i giorni ma con un pizzico di magia.

 Hai nella tue opere, un rimando, un’influenza a qualche altro artista che magari ti è rimasto nel cuore e nella mente?

 Sicuramente Tony Wolf e la meravigliosa Beatrix Potter. Ma gli artisti a cui mi ispiro sono davvero tanti: Jill Barklem, Inga Moore, Briony May Smith, Freya Hartas, Richard Scarry…

 Anche il mondo del cinema è molto importante per me, tra tutti, lo Studio Ghibli e i film di Wes Anderson.

 Qual è il tuo albo illustrato preferito? (non tuo   🫣)

 Questa domanda è difficilissima. Ce ne sono così tanti! Direi che tra le autrici che più riescono a emozionarmi c’è la grande Beatrice Alemagna,“Le cose che passano” mi fa venire ogni volta la pelle d’oca!

 Come nasce l’idea che svilupperai poi nelle tavole dei tuoi albi illustrati?

 Tutto parte da quello che mi circonda e dalla mia vita quotidiana.

 Infatti nelle mie illustrazioni è fortemente presente il mio territorio: il fiume Sile con i suoi salici piangenti e la nebbia, misteriosa e affascinante. Inoltre, mi piace inserire nelle tavole oggetti della mia infanzia.

 Addirittura nell’albo “La festa delle lanterne” ho disegnato casa mia e vestito nonna Grigia proprio come mia nonna: questo rende ancora più emozionante sfogliare i libri insieme ai miei cari, è un po’ come se all’interno di essi ci fosse la nostra storia.

 Com’è la tua “stanza da lavoro”?

 Caos allo stato puro. No dai, ogni tanto la riordino. 

 Hai progetti per i prossimi mesi, su cui vuoi darci un’ anticipazione?

 Proprio in questi giorni è uscito “Gita nel bosco”,  il terzo episodio dei “Racconti del bosco dei conigli”, sempre scritto da Giuditta Campello e, sempre con Edizioni EL, stiamo lavorando a due nuovi progetti a cui tengo molto che usciranno a fine anno.

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Scopri la simpatica intervista a Scoiattolo, il protagonista di uno degli albi nato dalla collaborazione tra Arianna Cicciò e Giuditta Campello
É primavera scoiattolo
a cura di  @withregram@page21_books_and_creativity

per la settimana dedicata a Cicciò e Campello.

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Anna Robles

Ciao sono Anna..ho 37 anni e sono una bitontina adottata dalla bellissima Napoli da poco più di quindici anni. Nella vita sono prima di ogni cosa la mamma di Giulio e Pablito, due bimbi che amano avere i libri “tra i piedi-ni”. Abbiamo scoperto gli albi illustrati in un momento in cui avevo tanto bisogno di parlare e ascoltare i miei bimbi che tanto piccoli non sapevano quasi neanche parlare ma era necessario che io instaurassi con loro una comunicazione semplice e al contempo efficace. Ho apprezzato il loro potere salvifico durante il lungo lockdown del 2021..i libri sono stati la mia terapia per gestire l’ansia e la possibilità di viaggiare oltre le quattro mura pur restando chiusi in casa per Giulio e Paolo. La nostra libreria è cresciuta con Giulio, mentre Paolo ha già la fortuna di averne tanti. Sono una donna innamorata della Vita e credo profondamente nelle Persone, le osservo tantissimo…incontrarle è per me fonte di crescita, di ricchezza infinita. “Sei tu che mi salvi” di Jimmy Liao spiega perfettamente ciò che a parole non so spiegare di quella bellezza irresistibile che vedo nella gente. Da questa rubrica mi aspetto di condividere questa bellissima passione e mi aspetto di perdermi presto in un albo mai visto e mai letto ❤️ Ciò che più mi affascina è leggere e ascoltare di emozioni che le persone vivono quando stringono un albo illustrato tra le mani, per questo a 4 mani lo trovo un posto perfetto. Amo perdermi tra le illustrazioni di questi albi magici e amo ascoltare le impressioni spontanee dei bambini quando scoprono un nuovo albo…questo genera in me una dipendenza senza fine. Quando ho bisogno di risposte leggo “Alice nel Paese delle Meraviglie” e quando voglio sognare e perdermi in magnifiche illustrazioni, prendo tra le mani “Rosmarino” di Brigitte Minne e Carll Cneut, è il mio preferito in assoluto.

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