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Un Albo a 4 mani incontra Nicoletta Costa

Intervista a Nicoletta Costa per la rubrica #unalboa4maniconlautore

a cura di Ilaria @ilmagicomondodigab e Anna @mamma_leggi_ancora.

È con grande emozione che diamo il benvenuto alla celebre autrice e illustratrice per l’infanzia, tanto amata dai bambini, Nicoletta Costa.

La stravagante Nuvola Olga, il simpatico Giulio Coniglio e tanti altri sono diventati ormai protagonisti immancabili delle storie per la buonanotte, delle letture in biblioteca, nelle scuole, in famiglia.
Personaggi nati dalla fantasia dell’autrice che sin da bambina, con storie semplici e con i suoi tratti grafici essenziali, incanta il mondo della letteratura per l’infanzia in Italia e in tutto il mondo.
Un’artista speciale, destinata a regalarci ancora tante emozioni per far volare la nostra fantasia.

 

L’abbiamo intervistata per voi:

Salve Nicoletta, come nasce la tua passione per le illustrazioni per bambini e quando ti sei resa conto che la tua passione potesse diventare il tuo lavoro?
Ho capito che l’illustrazione poteva diventare un lavoro relativamente tardi perché prima mi sono laureata in Architettura anche se disegnavo fin da piccola. Poi, un po’ per fortuna e un po’ perché forse era il mio destino, ho abbandonato il mestiere di architetto per dedicarmi soltanto ai libri per bambini. Disegno storie per bambini da quando ero molto piccola, ma non pensavo potesse diventare un lavoro.

 

I tuoi personaggi sono diventati must della letteratura per bambini, c’è uno di essi a cui sei particolarmente legata?
È difficile scegliere tra i miei personaggi perché li amo veramente tutti. Forse potrei dire che la mia preferita è la Maestra Margherita, questa maestra che in realtà sembra una bambina mentre i suoi alunni la proteggono e sono loro dei maestri. I ruoli si sono invertiti. La maestra Margherita veramente è stato il mio primo personaggio e quello che amo di più.
Quando ho inventato la maestra Margherita, io non conoscevo né maestre né bambini e quindi è venuta proprio così dalla fantasia, senza prendere nulla dalla realtà.

 

Quanto tempo si cela dietro un progetto editoriale?
Di solito sono molto veloce e i tempi sono diversi a seconda del libro che si fa, del numero di pagine, da tante cose. Comunque non ho mai impiegato più di un mese per fare anche il più complicato dei libri.

Come si legge dalla tua biografia, in ogni tuo lavoro c’è sempre un gatto, una sorta di “nume tutelare”. Ha un particolare significato per te?
Io amo tantissimo i gatti anche se in realtà ne ho avuto uno solo che ha vissuto 20 anni. Però ogni volta che vedo un gatto mi sciolgo. Mi piacciono tantissimo e capisco molto il loro modo di pensare. Poi mi piace anche molto disegnarli. Non so disegnare i cani (cioè se voglio, sì, posso farli) però i miei gatti hanno una marcia in più. Mi piacciono i gatti e mi piace come vengono disegnati.

 

Il tratto distintivo della tua penna, con forme arrotondate e personaggi sempre sorridenti, è riconoscibile a chilometri di distanza. È una precisa volontà di allontanare le emozioni negative dai tuoi personaggi?
Il mio stile è molto semplice. È diventato molto semplice dopo tanto lavoro perché in realtà quando disegnavo da adolescente (disegnavo sempre e comunque), facevo delle cose molto complicate e poco per bambini. Poi lavorandoci su, sono arrivata così per eliminazione del superfluo a queste cose che sono semplici e piacciono ai bambini. Però non c’è niente di voluto. Non ho mai fatto una scuola di illustrazione e tutto quello che faccio viene spontaneo.

 

Cosa diresti a chi vorrebbe intraprendere il tuo stesso percorso e per il momento lo tiene chiuso come sogno in un cassetto?
I consigli che potrei dare a chi comincia questo lavoro sono semplicemente di credere in se stessi. È la cosa più importante. Se uno ci crede veramente in qualche modo ce la fa. Poi adesso probabilmente i modi per farcela sono diversi, si può lavorare online, si possono fare le cose digitali, è tutto molto diverso. C’è molta più facilità di comunicare con il resto del mondo però nello stesso tempo ci sono anche molte persone. Quindi da un lato è più facile, da un lato è più difficile. Si comunica più facilmente, non c’è il problema di inviare le tavole originali in Giappone come facevo io, per cui se fossero andate perdute sarebbe stato un disastro. Adesso con un WeTransfer arriva tutto. Però c’è anche molta concorrenza da tutto il mondo quindi forse è più difficile. Bisogna lavorare tanto, passare le ore a lavorare e a guardarsi intorno e vedere cosa fanno gli altri. È più facile “copiare” o essere copiati.

 Noi di @unalboa4mani_ amiamo alla follia i tuoi personaggi sempre col sorriso sulle labbra e pronti a donare dolcezza e serenità a chiunque entri con loro in contatto.

Grazie Nicoletta!

Ci ha fatto molto piacere conoscere più da vicino i tuoi personaggi dalle forme arrotondate tanto cari ai bimbi più piccoli.
Seguiamo con grande piacere tutte le avventure dei tuoi personaggi e siamo curiose di conoscere le prossime tappe che per loro avrai riservato.

Grazie per aver condiviso con noi un po’ del tuo lavoro e della tua grande passione, speriamo di aver trasferito a te il grande legame che unisce i nostri bimbi ai tuoi personaggi.

 

 

 

Anna Murolo

Ciao, Sono Anna. Ho 40 anni compiuti lo scorso novembre e nella vita lavoro nell'ambito della linguistica computazionale e della semantica. La passione per la lettura e per la letteratura mi accompagna da sempre, ma da quando sono diventata mamma si è evoluta di pari passo con la mia vita facendomi scoprire il mondo meraviglioso di albi illustrati. Sono mamma di Giovanni, che ha 6 anni, e di Maria, che ne ha 4. Anche loro condividono la mia passione per la lettura, anzi, si può dire che l'hanno ereditata, e non passa giorno che non leggiamo insieme almeno un paio di righe. Da questa passione nasce il mio profilo Instagram, @mamma_leggi_ancora, e la sinergia con mamme che condividono lo stesso amore per la letteratura, tanto da coinvolgermi in questo progetto #a4mani di cui sono tanto orgogliosa di far parte.

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